La pubblicazione delle graduatorie anonime, che hanno riportato i risultati conseguiti dagli studenti al termine del test di ammissione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, per il numero chiuso medicina, hanno consentito di individuare il punteggio minimo per l’ingresso, ma non hanno messo un freno alle polemiche. Infatti, come già riportato dal network legale Consulcesi, pool da sempre a sostegno dei medici e di tutto il personale socio-sanitario ed esperti in corsi FAD online, sarebbero ben 23 gli atenei, su un totale di 37, ad essere interessati da anomalie e illeciti nel corso delle prove. Inoltre, sembra che anche le prove svolte dagli studenti di Professioni Sanitarie e di Medicina in inglese IMAT (International Medical Admissions Test) siano coinvolti nelle indagini e sottoposti a contestazione. 

Le irregolarità maggiormente segnalate riguardano soprattutto i plichi aperti, il mancato rispetto dei limiti di orario, la presenza di smartphone ed altri device elettronici in aula e i sorteggi sospetti con nomi già dichiarati per “sbaglio”. Inoltre, ancora il pool legale Consulcesi, ha riportato la protesta di molti studenti, che hanno segnalato discrasie tra i codici anagrafici e i rispettivi test svolti. A tal proposito, è stato Massimo Tortorella, presidente del team Consulcesi, ad esprimersi. Sulle irregolarità segnalate, ha affermato: “Quest’anno, sono tante e tali le irregolarità rilevate ai Test di Medicina che il rischio è di avere molte prove nulle e far saltare l’intero sistema di selezione”. 

La situazione è seria, secondo il parere di Massimo Tortorella che, invece, in relazione ai ricorsi ha affermato: “I 50mila studenti esclusi hanno serie possibilità di riammissione tramite ricorsi. Da anni, sosteniamo con convinzione che il criterio di ammissione a medicina vada modificato e che i medici di domani non possano essere scelti da 60 domande con le risposte a ‘crocette’”. 

Pertanto, il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella, ha auspicato un cambiamento nel settore, riportando come esempi le situazioni vissute nei paesi esteri: “andrebbe, ad esempio, pensato uno sbarramento al primo anno del corso di laurea, come accade in Francia, o una selezione che tenga conto del curriculum dello studente, come in Spagna”. Oltre alle irregolarità segnalate nelle modalità di svolgimento del test, molti studenti hanno denunciato criticità legate anche nella pubblicazione delle graduatorie, a causa di evidenti incongruenze tra i codici anagrafici e i rispettivi test. Anche in questo caso, gli aspiranti camici bianchi possono contare sul supporto del pool legale Consulcesi. infatti, il presidente Massimo Tortorella, ha affermato: “Da 20 anni ci mettiamo dalla parte degli studenti penalizzati da un sistema che ogni volta, puntualmente, rivela le sue falle”, evidenziando come grazie “ai nostri ricorsi migliaia di loro si sono potuti immatricolare ed hanno potuto coronare il sogno di indossare il camice  bianco ed eccellere in Italia e nel mondo”. Infine, il team Consulcesi mette a disposizione dei candidati lo sportello virtuale www.numerochiuso.info e i canali social dedicati. Qui sarà possibile raccogliere testimonianze e segnalazioni, a cui si affianca il lavoro gratuito dei consulenti consultabili, rintracciabili al numero verde 800.189091.